Diciamocelo in amicizia, hai paura di perdere il lavoro perché pensi che nessuno a quest’età ti assume.
Hai ragione e lo penso anche io, MA …. ci sono alternative valide al classico lavoro da dipendente.
Sfrutta le tue competenze e condividile. Sono un capitale enorme che ti permetterà di guadagnare !!
Possiamo sfruttare a nostro beneficio l’attuale modello di lavoro diventando imprenditori di noi stessi. Il che significa dare corpo alle nostre passioni e renderle concrete.
Pensate poi al nomadismo digitale, un canale di lavoro che sta espandendosi e lascia ampio spazio di decidere dove, come e quanto lavorare.
Il modello del lavoro di ieri e di oggi
Eh si, il modello di lavoro ha subito delle trasformazioni importanti dagli anni ’80 ad oggi.
E’ passato da un’epoca di stabilità e sicurezza occupazionale a un periodo di maggiore flessibilità e precarietà nel nuovo millennio, influenzato dai cambiamenti economici, sociali e tecnologici.
Negli Anni ’80 c’era una forte cultura del lavoro a tempo pieno e a tempo indeterminato, con contratti di lavoro solidi e una maggiore sicurezza occupazionale.
E noi siamo cresciuti con questa cultura del posto fisso !
Negli anni ’90-2000 si è verificato un aumento dei contratti flessibili, come lavoro a termine e lavoro interinale. Il mercato del lavoro è diventato più flessibile. Si risente dell’avvento di Internet e delle tecnologie digitali che hanno iniziato a trasformare il modo in cui le persone lavorano, con un aumento del telelavoro e delle nuove forme di occupazione digitale.
E inizia ad affacciarsi il modello della gig economy che cresce a partire dagli anni 2010 ed è caratterizzato da contratti temporanei e lavoro autonomo tramite piattaforme digitali.
Il termine gig è usato nel gergo per le esibizioni di artisti che invece di avere uno stipendio fisso, vengono pagati per ogni spettacolo
I lavoratori gig includono freelancer, lavoratori autonomi, lavoratori basati su progetti e assunzioni temporanee o a tempo parziale. Questo modello di lavoro offre maggiore flessibilità in termini di controllo dell’orario e del bilancio tra lavoro e vita personale sia per i lavoratori che per i consumatori, che beneficiano di una maggiore scelta e convenienza.
Uso l’espressione che mi piace: è tutto più liquido. E come tale si adatta alle necessità rompendo quelle che sono le barriere di età, anzianità lavorativa, gerarchica e del posto fisso.
Oggi è meno accentuata l’idea di avere il posto fisso. Se parlate con i giovani, non ci stanno proprio a pensare. Anzi, sono portati ad essere freelance, liberi di decidere quando lavorare e con chi lavorare. E’ un approccio e una mentalità che noi facciamo alle volte fatica a comprendere. Ma poi se ci fermiamo a riflettere capisci che è un modello che offre tante opportunità, maggiori di quelle che avevamo noi.
Diventa imprenditore di te stesso
La prima volta che l’ho sentita ho detto tra me e me che non aveva senso. E invece mi sbagliavo.
Ognuno di noi è imprenditore di se stesso in tutto ciò che fa.
Definizione: Un imprenditore è colui che esercita professionalmente un’attività economica organizzata, di carattere industriale, agricolo o commerciale, al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi (imprenditóre in Vocabolario – Treccani)
Pensaci bene. Hai tutte le carte in regola per poterlo fare.
“Essere imprenditore di te stesso” è un’espressione che si riferisce al concetto di prendere in mano la tua carriera e il tuo destino professionale in modo autonomo e proattivo, proprio come farebbe un imprenditore con la propria impresa.
Pensa a Elon Musk, a Bill Gates, a Della Valle. Loro sono dei modelli e dei riferimenti da seguire per prendere spunti.
E non necessariamente devi aprire una fabbrica, oppure un business milionario per essere imprenditore. Potresti aprire qualcosa di molto più modesto ma assolutamente in linea con le tue aspettative ed aspirazioni.
Tu, puoi assolutamente vendere la tua esperienza e la tua cultura lavorativa che nel tempo hai accumulato. Devi trovare il modo e il canale per pubblicizzare la tua idea. Ed è proprio da qui che devi partire, dall’idea. Cerca di capire come metterla a terra, fatti aiutare da chi ha già esperienza, analizza il tuo target e chi ha già avviato attività simili. E poi parti, non procastinare … inizia subito! Perfezioni poi nel tempo 😉.
La genialata del nomadismo digitale
Il termine “nomadismo digitale” ha iniziato a guadagnare popolarità all’inizio degli anni 2000 ed è uno stile di vita in cui le persone sfruttano le tecnologie digitali per lavorare in modo flessibile e da qualsiasi luogo.
Ha diversi vantaggi:
- Maggiore flessibilità e libertà di scelta del luogo di lavoro
- Possibilità di viaggiare e scoprire nuovi posti
- Migliorare il work-life balance
- Ridurre i costi legati all’ufficio tradizionale
Il nomadismo digitale rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modo di concepire il lavoro. Offrendo maggiore libertà, flessibilità e opportunità di crescita, questo stile di vita attrae sempre più persone in cerca di un equilibrio migliore tra lavoro e vita privata. Se sei interessato a questa possibilità, valuta attentamente i tuoi obiettivi e le tue esigenze per iniziare il tuo percorso da nomade digitale.
Consiglio di seguire questa associazione molto attiva Associazione Italiana Nomadi Digitali.
E’ un ente no profit che focalizza le attività principalmente in 3 aree:
- Ricerca e divulgazione: pubblicazione di report annuali e organizzazione di conferenze sul nomadismo digitale.
- Networking: creazione di una rete di professionisti e organizzazione di eventi formativi.
- Workshop e laboratori: supporto a imprenditori e enti locali per rendere i territori italiani attrattivi per i nomadi digitali
E ti starai domandando: ma io che c’entro con la mia età … ?
C’entri, c’entri !
Essere un nomade digitale non è limitato dall’età. Ecco alcune ragioni:
- Esperienza di Vita: I senior portano con sé una ricchezza di esperienza di vita nel loro viaggio nomade. Questa esperienza può migliorare la loro capacità di adattarsi, risolvere problemi e apprezzare il mondo che li circonda.
- Competenze Aziendali: I nomadi digitali più anziani spesso hanno una solida comprensione del mondo degli affari e della vita professionale. Questa conoscenza può essere vantaggiosa quando si tratta di lavoro remoto, freelance o imprenditoria.
- Mentalità e Adattabilità: Il nomadismo è più una questione di mentalità che di età. L’apertura alle nuove esperienze, la curiosità e la volontà di imparare sono essenziali. Ho incontrato nomadi anziani che erano l’anima della festa, condividendo storie ed abbracciando l’avventura.
Ricorda, l’età non dovrebbe impedire a nessuno di godersi la vita ed esplorare il nostro incredibile mondo.