Chain Analysis: come imparare dagli errori e migliorare le decisioni

Scopri la Chain Analysis, la tecnica per analizzare gli errori, migliorare il processo decisionale e prevenire problemi futuri nelle relazioni e nella vita quotidiana.


Tutti commettiamo errori, fa parte della vita. Ma se ogni sbaglio può insegnarci qualcosa, perché non sfruttare questa occasione per crescere? Oggi ti parlo di una tecnica semplice ma efficace chiamata Chain Analysis (o analisi a catena), utilizzata in psicologia, coaching e anche nel business per analizzare gli errori passati e migliorare le decisioni future.

Non ti preoccupare, non serve essere manager o esperti di psicologia. Questa tecnica è come una moviola della nostra vita: scomponiamo un evento fallimentare per capire dove abbiamo sbagliato e cosa possiamo fare meglio. Vediamo come funziona, con qualche esempio pratico.

Questo approfondimento nasce dalla curiosità suscitata da un articolo del The Washington Post.


Come funziona la Chain Analysis?

La Chain Analysis si basa sulla scomposizione degli eventi in una sequenza logica, per individuare cause, punti critici e alternative migliori. È come smontare un orologio per capirne i meccanismi.
Ecco i passaggi chiave:

  1. Identificazione del problema
    Qual è stato il fallimento specifico? Partiamo dal definirlo con chiarezza.
  2. Eventi scatenanti
    Quali situazioni o fattori hanno portato all’errore? Potrebbero essere circostanze esterne, distrazioni o malintesi.
  3. Pensieri ed emozioni
    Quali erano i vostri pensieri e sentimenti in quel momento? A volte le nostre emozioni ci portano fuori strada.
  4. Azioni e comportamenti
    Cosa avete fatto di concreto? Quali decisioni avete preso?
  5. Conseguenze
    Qual è stato il risultato delle vostre azioni? Prendete nota di ciò che è accaduto.
  6. Alternative e miglioramenti
    Quali alternative erano disponibili e come potete comportarvi diversamente la prossima volta?

Esempi pratici di Chain Analysis

Vediamo due esempi concreti per capire meglio come applicare questa tecnica alla vita di tutti i giorni.

Esempio 1: Il progetto di volontariato fallito

Situazione: avete organizzato un evento di volontariato, ma è stato un flop perché sono venute pochissime persone.
Analisi:

  • Problema: l’evento non ha avuto partecipazione.
  • Eventi scatenanti: comunicazione poco efficace.
  • Pensieri: “Non devo fare molto perché sono certo che verranno in tanti.”
  • Azioni: poca promozione.
  • Conseguenze: evento semivuoto.
  • Alternativa: migliorare la comunicazione e coinvolgere più persone nei preparativi.
Esempio 2: Il litigio con il vicino

Situazione: durante una discussione con il vicino per un posto auto, i toni si sono accesi. Ora vi salutate a malapena.
Analisi:

  • Problema: la discussione è degenerata.
  • Eventi scatenanti: il vicino ha parcheggiato nel vostro posto, scatenando la vostra rabbia.
  • Pensieri: “Non è giusto!”
  • Azioni: avete alzato la voce.
  • Conseguenze: rapporto teso.
  • Alternativa: contate fino a dieci e iniziate la conversazione in modo pacato.

Perché la Chain Analysis è utile?

  • Ti aiuta a capire dove hai sbagliato, senza colpevolizzarti.
  • Previene errori futuri. Una volta individuate le cause, sarà più facile riconoscerle e agire diversamente.
  • Migliora il processo decisionale. Ti offre una nuova prospettiva e strumenti per sviluppare strategie più efficaci.

Conclusione: sbagliando s’impara (davvero)

La Chain Analysis non è un rimprovero, ma una chiacchierata sincera con te stesso per fare meglio la prossima volta. Un po’ come quando si gioca a carte: se perdi una mano, impari a riconoscere gli errori e giochi con più astuzia. Sempre con un pizzico di leggerezza e un bel sorriso.

Hai mai usato una tecnica simile per migliorare dopo un errore? Condividi la tua esperienza …. scrivimi!


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